La casa dei nomadi mongoli e’ per tradizione realizzata in diverse dimensioni a seconda dell’ampiezza del nucleo familiare.
Il diametro più diffuso e’ pari a circa 6m , in essa vive una famiglia nomade media composta da più o meno 5 persone.
Esistono ger più piccole a partire da un diametro di 2,20 m, sino alla misura massima pari a circa 16 m .
Realizzate in salice e larice legni particolarmente elastici e in una certa misura naturalmente “ignifughi” , le ger di ogni dimensione sono costruite seguendo il medesimo schema che prevede elementi ad incastro senza l’uso di viti nè chiodi , una struttura di pareti a graticcio circolari dette HUN , leggermente concave e legate tra loro da corde , una raggiera di travetti per il tetto detti UN convergenti al centro all’interno del cerchio – finestra centrale detto TOONO , una doppia porta detta HALLACKH posta in direzione est o sud a seconda delle zone e dei venti.
La struttura in legno e’ poi ricoperta da vari strati di tessuto, tra cui il più prezioso per la sua funzionalità, peso e per l’effetto termico caldo/ fresco che comporta e’ il FELTRO. Quest’ultimo può essere di vari tipi e spessori, a partire dal feltro 100% lana, sino al più adatto ai climi europei : il feltro misto nylon realizzato a mille aghi.
Al di sopra del feltro vengono poi sovrapposti tessuti di ulteriore copertura più o meno impermeabili sino all’ultimo telo in cotone dotato di decorazioni e simboli .
Corde in crini di cammello e cavallo servono a stringere le pareti della ger e a comandare la chiusura del cerchio centrale attraverso lo scorrimento di un rombo spesso di tessuto e feltro che protegge dalla pioggia e dalla neve .
L’ architettura di una ger e’ quanto di più semplice e ingegnoso l’uomo nomade ha saputo realizzare per ottenere una casa smontabile in una sola ora, trasportabile su un carro trainato da yak (oggi anche da pick -up ) e nuovamente montabile in sole tre ore.
Finemente decorate al loro interno con simboli e fregi a contrasto su colori accesi , le ger sono delle vere e proprie opere d’arte i cui colori e disegni rimandano alla simbologia legata ai vari elementi della MADRE TERRA e del COSMO di chiara ispirazione sciamanica e buddhista.
Possono essere finemente scolpite o decorate su legno naturale, protetto da lacche e da olio di lino, in ogni caso la loro fattura rispetta l’allineamento degli elementi naturali . TERRA , FUOCO, ACQUA E ARIA trovano al loro interno un armonioso ed alchemico equilibrio .
Il bracere al centro dove arde il Fuoco sacro, utile sia alla cottura degli alimenti che alla perfetta distribuzione del calore in ogni direzione , la coppa in ferro spesso scolpita dove l’Acqua prende posto , l’Aria che la sovrasta sino al Cielo blu dell’unica finestra posta in alto a collegare l’uomo al Cosmo.
Al centro sventola sempre il nastro azzurro ad augurare prosperita’ alla casa ed ai suoi abitanti
Nei millenni le ger hanno conservato quasi invariata la loro struttura e persino la tradizionale disposizione dei pochi mobili e delle loro relative funzioni all’interno.
Oggi e’ possibile adattare perfettamente le ger tradizionali a qualsiasi clima , grazie alla ricerca fatta sui tessuti e sulle componenti che le rendono idonee anche a condizioni meno rigide e piu’ piovose di quelle delle steppe mongole.
Una ger mongola non e’ uno spazio qualunque, conserva la sua sacralità , la sua semplice eleganza, la forza energetica di una storia millenaria anche se interpretata e vissuta per scopi ed usi differenti da quelli per cui fu concepita.
Invita al rispetto dello spazio, del corpo, del pensiero e della natura per un effetto “magico” che e’ difficile non percepire .
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